“Da bambino mi emozionavo al cospetto di statue vestite di velluto nero e oro. Quelle figure sacre dai visi bianchi con le mani dai gesti morbidi”.
Giovanni Perrone nasce a Catanzaro, il 29 maggio del 1977. Ha frequentato il Liceo Artistico “statale” della sua città natale. E’ proprio durante il periodo scolastico, che studia e perfeziona diverse tecniche pittoriche prediligendo i colori ad olio. Nel 1995 espone le sue prime opere fortemente influenzate dalla pittura rinascimentale e dall’arte sacra. Trasferitosi a Reggio Calabria ha studiato presso la facoltà di architettura, dove si è laureato. Al mero tecnicismo dell’architettura predilige come forma espressiva la pittura. Nel periodo universitario approfondisce lo studio dell’arte figurativa antica, moderna e contemporanea ed i grandi artisti manieristi, confrontandosi con pittori e studiosi dell’accademia delle belle arti di Roma e Urbino. Nei suoi dipinti e nelle sue sculture è riconoscibile il tema sacro, prevale una religiosità “umana”, alla costante ricerca di un proprio linguaggio capace di coniugare il passato, il presente ed il futuro. Il movimento dei corpi viene accentuato dalla luce che li avvolge in modo sfumato. Pennellate dolci si susseguono a pennellate violente, le ombre danno spazio alla luce. Il dolore, la passione, come atto d’amore. L’amore come unica certezza che rende l’uomo immortale.
“As a child I got excited in the presence of statues dressed in black and gold velvet. Those sacred figures with white faces and soft gestures”.
Giovanni Perrone was born in Catanzaro, on 29 May 1977. He attended the “Liceo Artistico Statale” Art High School in his hometown. It is precisely during the scholastic period that he studies and perfects various pictorial techniques preferring oil colors. In 1995 he exhibited his first works strongly influenced by Renaissance painting and sacred art. He moved to Reggio Calabria and studied at the Faculty of Architecture, where he graduated. He prefers painting to the mere technicality of architecture as an expressive form. During his university studies, he deepened the study of ancient, modern and contemporary figurative art and the great Mannerist artists, confronting himself with painters and scholars of the Academy of Fine Arts of Rome and Urbino. In his paintings and in his sculptures the sacred theme is recognizable, a “human” religiosity prevails, in the constant search for his own language capable of combining the past, the present and the future. The movement of the bodies is accentuated by the light that wraps them in a nuanced manner. Soft strokes follow one another with violent brushstrokes, shadows give way to light. Pain, passion, as an act of love. Love as the only certainty that makes man immortal.